Dag Tessore, Gregorio VII: il monaco, l'uomo politico, il santo (Città Nuova, 2003; 228 pagine)
Gregorio
VII, un papa talvolta dimenticato e spesso frainteso. Pochi forse ricordano che
egli è uno dei cinque Pontefici del secondo millennio che la Chiesa cattolica
ha canonizzato, e certamente non è irrilevante che egli sia santo per la
Chiesa. Dag Tessore, latinista e medievalista, ha voluto tenere conto di questo
Gregorio VII non solo papa e politico – come generalmente lo si presenta – ma
anche santo, monaco e soprattutto uomo. La specificità di questa biografia
(oltre ad essere l’unica scritta in italiano negli ultimi cinquant’anni) è che
essa, pur illustrando con chiarezza il contesto storico e politico in cui operò
questo papa, si concentra però precipuamente sulla persona di Gregorio: la sua
fede, il suo modo di pensare e di vivere, i suoi dubbi e i suoi timori, i suoi
insegnamenti spirituali e morali. Poter tracciare questa sorta di biografia
interiore è stato possibile grazie ad un lungo lavoro di studio e di selezione
degli scritti stessi di Gregorio VII: in particolare l’epistolario pubblico e privato
del papa costituisce l’ossatura del libro, sì da farne in qualche modo una vera
e propria autobiografia. E’ Gregorio VII stesso che ci parla nelle pagine di
questo libro, attraverso le sue numerose e straordinarie lettere: un tesoro
finora inesplorato, una raccolta mai tradotta integralmente in nessuna lingua,
e in italiano neppure parzialmente. Così, traducendo per la prima volta dal
latino un gran numero di tali lettere, Tessore ha ridato voce a un Gregorio VII
che non fu solo intento a lottare per le investiture e per l’autorità della
Chiesa Romana, ma fu anche un mistico, un tenero padre spirituale (incantevoli
le sue lettere a Matilde di Canossa, a Ugo di Cluny, a Giuditta d’Ungheria e al
“Re di Mauritania” al-Nazir), un innamorato di Dio e della Chiesa, un uomo
capace di piangere e di soffrire.
Una
storia affascinante, quella di Gregorio VII (si pensi a straordinari episodi
come il famoso perdono di Canossa, episodi narrati qui con grande vivacità e
toni coloriti, grazie anche al continuo riferimento alle cronache e
testimonianze del tempo), ma affascinante soprattutto la sua vita interiore, la
sua integerrima eppure travagliata esperienza di fede. Questo libro può essere
letto come una seria, scientifica e documentata ricostruzione storica di un
pontificato e di un’epoca, può essere letto come la vita di un santo, come
un’autobiografia spirituale, come un repertorio di meravigliosi insegnamenti
cristiani sull’amor di Dio, sulla preghiera, sulla carità, sui doveri del
sacerdote e sui capisaldi di vita e di fede di ogni cristiano.
INDICE
I. Gli anni dell'infanzia
II. La condizione del Papato e la formazione di Ildebrando
III. La carriera ecclesiastica sotto Leone IX, Vittore II e Stefano IX
IV. Il cardinale Ildebrando, dominus papae
V. Gregorio VII papa
VI. Il primo anno di pontificato
VII. Il sinodo romano del '75 e gli sconvolgimenti a Milano
VIII. Chiesa e Stato
IX. La difesa della tradizione e le due lettere a Ermanno di Metz
X. Verso la rottura con Enrico
XI. La grande scomunica
XII. Il racconto di Gregorio VII
XIII. Il perdono di Canossa
XIV. Comincia la guerra
XV. Dal 1077 al 1079: l'esitazione del papa
XVI. L'amica prediletta, Matilde
XVII. Gregorio VII, padre spirituale
XVIII. Il Dictatus papae
XIX. Tra onnipotenza papale e rispetto della tradizione
XX. Il rapporto con gli altri popoli e specialmente con i normanni
XXI. Gregorio VII, precursore delle crociate?
XXII. Direttore di re e principi
XXIII. La rottura definitiva
XXIV. "Combattete, anche fino alla morte, contro i nemici di Dio..."
XXV. La lotta finale tra Enrico e Gregorio
XXVI. L'incendio di Roma, l'esilio, la morte
Bibliografia essenziale
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